mercoledì 6 maggio 2009

PROGRAMMA ELEZIONI PROVINCIALI GIUGNO 2009

PROGRAMMA ELEZIONI PROVINCIALI
GIUGNO 2009

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA





"BARI, provincia del lavoro e dei beni comuni"



P rogrammazione
R isorse naturali
O pere pubbliche
V iabilità
I struzione, Formazione
N o alla precarietà, lavoro stabile e sicuro
C ultura
I nsediamenti e territorio
A mministrazione efficace e trasparente

di

B eni comuni
A attività produttive
R accolta differenziata, riuso, riciclo
I nnovazione









QUADRO DI RIFERIMENTO

Al centro dell’ attività amministrativa, per il Prc vi è il tema della capacità degli enti locali di assolvere il loro ruolo di rappresentanza democratica dei cittadini, contrastando gli effetti della crisi sui lavoratori e le lavoratrici e le riduzioni dei trasferimenti finanziari, tendenti a limitare la capacità di incidere sui territori. In particolare, con l'approvazione della legge delega sul federalismo fiscale c'è il rischio che diritti e risorse non siano più uguali per tutti i territori, che il sud venga penalizzato, in contrasto con la concezione universalistica dei diritti.
E' necessario, infatti, contrastare una vera e propria controriforma del ruolo dei Comuni e delle Province che tenta di mettere in discussione l'autonomia finanziaria, i diritti sociali e la possibilità di partecipazione democratica alle scelte degli enti pubblici più vicini ai problemi ed ai bisogni dei cittadini.
E' in questo contesto che il Prc sostiene una reale valorizzazione del ruolo delle autonomie locali.
In questo quadro riteniamo decisivo che si definiscano le funzioni fondamentali delle Province, nel rispetto dei principi degli articoli 118 e 119 del titolo V della Costituzione, anche al fine di finanziare "integralmente le funzioni pubbliche attribuite.
Riteniamo decisivo, quindi, che si debba considerare chiuso l'annoso dibattito sull'inutilità delle Province e le demagogiche campagne sui loro costi e lavorare, invece, in positivo, a definire per le stesse una funzione fondamentale di pianificazione economica e territoriale di area vasta.
La Provincia può essere l'unica istituzione che abbia la capacità di agire su scala intermedia, quindi senza le diseconomie di scala dei piccoli e medi comuni.
A tal fine il Prc considera essenziale che il programma sia il fondamento delle alleanze, considerando vincolante:

  • l'assunzione della difesa dei redditi più bassi e della lotta al carovita come priorità dell'azione di governo;
  • l'assunzione di criteri rigorosi in tema di rispetto della legalità nell'amministrazione pubblica;
  • il contrasto alla politica di restrizione delle risorse prevista dalla finanziaria e dalle nuove norme collegate al patto di stabilità;
  • la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio pubblico;
  • la salvaguardia delle funzioni pubbliche e il rifiuto delle privatizzazioni in tema di servizi pubblici locali, a partire dall'acqua;
  • la difesa rigorosa del patrimonio ambientale;
  • il rifiuto di scelte in materia di sicurezza dei territori, ispirate a logiche discriminatorie, razziste, xenofobe;
  • l'allargamento delle pratiche partecipative e alla valorizzazione delle assemblee elettive nelle scelte politiche locali.




QUESTIONE MORALE

Proponiamo come discriminante, sia per le nostre liste, sia per le coalizioni con cui ci alleiamo, l'adozione di un codice etico da parte di ogni candidato, basato su alcuni principi a tutela della moralità pubblica:
- assenza, all'atto della candidatura, di condanne penali anche di I grado e di rinvio a giudizio per reati non d'opinione o d'abuso d'ufficio;
- impegno alle dimissioni dall'incarico istituzionale (consigliere - assessore), in caso di rinvio a giudizio per reati non di opinione o di abuso d'ufficio;
- impegno ad evitare, nell'ambito della propria attività istituzionale, ogni possibile conflitto d'interessi.
Si tratta, inoltre, di mettere in campo regole chiare e trasparenti di gestione:
Pensiamo a criteri per le nomine, a limitazione delle trattative private, alla limitazione delle consulenze e del ricorso a dirigenze esterne.
La trasparenza e l’accessibilità pubblica all’attività amministrativa devono essere garantite attraverso la pubblicazione in tempo reale degli atti sul sito internet dell’Ente.



CRISI ECONOMICA, SVILUPPO DEL TERRITORIO, RUOLO DELLA PROVINCIA

La portata della crisi economica sta determinando un arretramento senza precedenti delle condizioni di vita e di lavoro. E’ necessario:
1. creare, d'intesa con Comuni e Regione, fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione, finalizzati sia all'anticipazione delle spettanze sia a misure di solidarietà e di sostegno alle vertenze;
2. individuare, di concerto con gli altri EE.LL. forme di sostegno ai redditi più bassi, prevedendo esenzioni e riduzione delle tariffe per i servizi pubblici locali;
3. caratterizzare la propria azione con il metodo della programmazione pluriennale e dei progetti obiettivo;
4. sviluppare forme stabili di collaborazione e associazioni di Comuni per la prestazione di servizi;
5. sviluppare azioni per favorire la crescita dell’occupazione stabile e qualificata;
6. svolgere un ruolo di coordinamento fra soggetti pubblici, (Comuni, Consorzi, Università ecc…) e con la Regione Puglia, per promuovere le realtà economiche, sociali e culturali del territorio;
7. promuovere e contribuire alla formazione professionale e alla crescita culturale dei cittadini/e ed innalzare le capacità tecnologiche e produttive delle imprese locali, sostenendo la ricerca e l’adozione di nuove tecnologie.
In sostanza, s’intende affermare e ribadire il ruolo primario della Provincia di Bari in quanto Ente titolare di funzioni pubbliche, quali:
  • La pianificazione territoriale, attraverso l’adozione dei piani di settore, quali il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il Piano Provinciale dei Rifiuti, il Piano Energetico Provinciale, Il Piano Provinciale dei Trasporti.
  • La promozione di uno “sviluppo” territoriale equilibrato ed ecocompatibile.
  • Il coordinamento dei sistemi territoriali locali, anche nell’ottica dell’area metropolitana, orientato ad un rapporto equilibrato e corretto fra aree deboli (periferiche, montane…) e aree forti (capoluoghi, insediamenti produttivi…).
  • La promozione della partecipazione democratica, con l’adozione del bilancio partecipativo, del bilancio sociale.

Avviamento del progetto di area metropolitana

L'area metropolitana, considerata come un innovativo strumento di governo del territorio, deve attuarsi secondo precise indicazioni metodologiche al fine di poter esercitare le sue tre principali tipologie di funzioni: Direzionali, Internazionali, Socioeconomiche. Pertanto, ancor più importante di una sua strutturazione amministrativa è il fatto che essa sia strutturata in base ai seguenti principi:

- Rispetto del policentrismo urbano, funzionale, economico ed identitario di tutti i comuni della provincia

- Conseguimento della massima integrazione possibile e massimo equilibrio

- Logiche sistemiche di Networking e di Effetto Città

- Utilizzo di strumenti di Policy (Policy Making e Policy Analisy) più ampio rispetto ai  procedimenti Amministrativi

- Governance, Networking, Partnership

- Partecipazione, Inclusione e Visioni Condivise,

- Coesione, Concertazione, Cittadinanza Attiva

- Sostenibilità (lunga ricaduta nel tempo di effetti positivi)

- Valutazione Monitoraggio, Rendicontazione e Rimodulazione degli Obiettivi

- Sostenibilità non solo ambientale (lunga ricaduta nel tempo di effetti positivi su economia società e territorio)

- Nuove competenze (Policy Maker) per la realizzazione e la gestione di tutti gli innovativi strumenti di governo per il territorio

- Agenzia di sviluppo locale che valga come sistema snello e flessibile di gestione di strutture, funzioni, servizi e attività.



CONTENUTI ED ELEMENTI DEL PROGRAMMA


AGRICOLTURA
Il modello agricolo deve rappresentare un’alternativa alla speculazione edilizia, alla disoccupazione e all’emarginazione sociale, all'abbandono delle zone interne, alla povertà crescente; deve porre con forza la questione della qualità dei prodotti, legata al lavoro, alla tipicità, alla territorialità e tracciabilità.
Devono essere incrementate, le attività agro silvo pastorali e artigianali tradizionali, incentivando le produzioni locali e l'occupazione, anche attraverso la valorizzazione delle terre pubbliche, favorendone la gestione attraverso attività eco compatibili: agricoltura biologica, educazione ambientale - educazione al gusto, agricoltura sociale.



AMBIENTE
Il territorio dell’intera Provincia va difeso con una costante opera di manutenzione capace di mantenere efficienti i sistemi di difesa idraulica, di coordinare le competenze e le conoscenze sulla gestione delle opere di bonifica, di difesa delle coste dall'erosione, dall’inquinamento e dalla speculazione.
Aria. Il Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria deve indicare le azioni da intraprendere per concorrere a migliorare su scala locale la qualità dell'aria a partire da alcune scelte significative:
- il miglioramento generalizzato dell'ambiente e della qualità della vita, evitando il trasferimento dell'inquinamento tra i diversi settori ambientali;
- la coerenza delle misure adottate nel piano con gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni sottoscritti dall'Italia in accordi internazionali o derivanti dalla normativa comunitaria;
- misure serie di lotta all'elettrosmog;
-contrarietà al nucleare e sostegno alle fonti rinnovabili di energia.
Acqua. I principi guida nella gestione dei servizi idrici integrati non possono prescindere dalla difesa del carattere pubblico della proprietà e della gestione delle reti oltre che dell'erogazione del servizio e debbono puntare al risanamento dei corpi idrici inquinati, al conseguimento del miglioramento dello stato delle acque, alla diminuzione della dispersione delle reti, al perseguimento di usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche con priorità per quelli potabili. La Provincia di Bari fa parte del Coordinamento Nazionale degli EE. LL. per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici ed è capofila del Coordinamento Regionale Pugliese.
Biodiversità. Il territorio della Provincia di Bari costituisce un patrimonio unico per ricchezza di habitat e biodiversità. Tale ricchezza, già tutelata con l'istituzione dei Parchi nazionali e delle Riserve Naturali, va accresciuta mediante la tessitura di vere e proprie Reti Ecologiche.
Gestione dei rifiuti e protezione dell’ecosistema. La "chiusura del ciclo" dell'eco-compatibilità, la promozione del mercato dei prodotti "ambientalmente preferibili" e gli “acquisti verdi”, la riduzione dei rifiuti, la loro riciclabilità, la raccolta differenziata a domicilio, il superamento della politica degli inceneritori sono le azioni positive da pianificare nei Piani Provinciali dei Rifiuti. L’ uso delle energie rinnovabili, del fotovoltaico negli edifici pubblici, il sostegno del mini-eolico devono essere alla base del Piano Energetico Provinciale, così come è importante promuovere cultura e stili di vita e di consumo ecocompatibili, attraverso il Laboratorio di Educazione Ambientale.
Caccia e Pesca. Le funzioni amministrative in questo settore devono essere improntate alla salvaguardia delle specie presenti nel territorio provinciale: a questo deve essere finalizzato il Piano Faunistico venatorio.

LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE
La questione del lavoro è la principale questione sociale.
Va in primo luogo ribadita la priorità della valorizzazione del collocamento pubblico come strumento per perseguire l'obiettivo di un lavoro "buono" stabile e non precario, sicuro e con i diritti..
I Centri per l'Impiego si vanno, infatti, configurando, sempre più, come strutture che offrono "servizi" a maggiore valore aggiunto per i lavoratori e le imprese, riducendo le attività di assolvimento delle pratiche amministrative.
In sostanza ai Centri per l'Impiego spetta il compito di fornire proposte d’inserimento lavorativo, formazione e riqualificazione professionale, attuando una strategia di prevenzione contro la disoccupazione giovanile o di lunga durata.
L’ amministrazione provinciale s’impegna a contrastare quegli aspetti della legislazione nazionale che impongono tagli al personale, o esternalizzazione e precarizzazione.
La gestione locale e pubblica dell'accesso al lavoro deve porsi alcuni obbiettivi prioritari:
- svolgere un continuo monitoraggio della realtà produttiva locale, individuando le esigenze del mercato del lavoro, favorendo l'incontro fra domanda e offerta;
- favorire un sistema informativo capillare per un primo orientamento al lavoro attraverso la rete degli enti interessati come sportelli "informagiovani", Urp comunali, istituzioni scolastiche, associazioni di categoria, ecc.;
- orientare il sistema della formazione professionale alle fasce più deboli sia dei giovani inoccupati sia dei lavoratori espulsi dal processo produttivo, individuando soluzioni formative capaci di difendere l'occupazione;
- vanno definiti progetti formativi d’inclusione sociale finalizzati a rimuovere le discriminazioni nell'accesso al lavoro delle figure più deboli come i disabili, le donne, i migranti, i precari ed i disoccupati di lunga durata,
- va garantito il rispetto della legge n.68/99, stipulate convenzioni con le imprese, favorite le cooperative sociali di tipo B negli appalti per la fornitura di beni e servizi, destinando a ciò una quota del bilancio;
- i centri per l'impiego devono contribuire, d'intesa con altre istituzioni, a combattere il lavoro nero e ad aumentare la sicurezza sul lavoro.
La Formazione Professionale deve essere orientata alla crescita professionale e alle esigenze formative del territorio. creando e potenziando i centri di formazione pubblici e intervenendo sulle convenzioni con i gestori privati in modo da ricondurre i piani di formazione all’interno della programmazione economica e sociale.

ISTRUZIONE E CULTURA
Il sistema dell'istruzione è una risorsa fondamentale per la crescita della comunità locale. Le scuole vanno valorizzate come centri di promozione umana e culturale, di aggregazione sociale e di partecipazione democratica.
La prima questione che dovrà essere affrontata è quella relativa agli spazi scolastici, poiché la normativa prevede un innalzamento del numero di alunni per classe per i prossimi anni. La Provincia, per quanto riguarda gli edifici scolastici sede di istituti di istruzione secondaria, deve elaborare piani per l'edilizia scolastica con l'obiettivo della sicurezza e dell'innovazione, al fine di creare spazi moderni, adeguati e funzionali. Vanno drasticamente ridotte le ubicazioni in affitto presso privati, peraltro a prezzi esosi e in sedi inadeguate, in favore di sedi pubbliche nuove e ammodernate, anche all’interno di spazi culturali polifunzionali e riconvertiti a fini socioculturali (ad es. La caserma Rossani di Bari). I piani di dimensionamento non devono essere subordinati a logiche di puro risparmio, con chiusure di istituti o accorpamenti selvaggi, che alimentano problemi di funzionamento, mobilità studentesca e rapporto fra plessi e istituzioni scolastiche.
Rigettiamo la commistione fra istruzione e formazione professionale, le quali hanno diverse: tale commistione è funzionale ad un mercato che richiede lavoratori precari e flessibili, privi di cultura e pensiero critico.
La politica culturale della Provincia di Bari deve valorizzare il grande patrimonio naturale, storico, artistico ed architettonico del territorio, lavorando a tal fine in sinergia con gli altri EE. LL.
Va promossa e favorita l’apertura immediata dei teatri ancora chiusi e portati a termine i progetti per la riapertura dell’Auditorium e del Museo Archeologico di Bari, così come va sostenuta la destinazione a fini culturali, artistici e sociali dell’ex caserma Rossani.
La Provincia è promotrice e coordinatrice di eventi, laboratori, iniziative culturali tesi a valorizzare le realtà locali e connetterle con un orizzonte più vasto, allo scopo di promuovere la crescita culturale dei giovani e delle comunità del territorio.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E TURISMO
L'artigianato e la piccola impresa devono essere integrati in un concetto di valorizzazione del patrimonio territoriale, le stesse specificità locali devono concorrere ad una politica di sviluppo responsabile che crei valore aggiunto per l'insieme del territorio facendo sì che le stesse aziende portino un valore aggiunto a tutta la comunità.
A tal fine si rendono necessarie:
- moderne infrastrutture, aree produttive munite di servizi, una formazione adeguata per vincere le sfide dell'innovazione, un credito disponibile e accessibile, sistemi scolastici rispondenti alle esigenze di cambiamento;
- assistenza alle aziende in tutte le fasi del loro sviluppo.
E' sul piano locale che si specializzano le diverse tipologie di turismo ed avviene l'assemblaggio e la formazione del prodotto turistico finale, inteso come insieme di beni, servizi, valori ed opportunità che si offrono alla fruizione dei turisti.
Considerata la centralità del territorio nello sviluppo del turismo è indispensabile una politica locale focalizzata su alcune priorità:
- connettersi con la pianificazione turistica nazionale e regionale;
- coordinare le regole dell'impegno degli organismi locali e delle rappresentanze imprenditoriali;
- esaltare le attrattive di carattere turistico (culturali, paesaggistiche, folkloristiche, artigianali, enogastronomiche.);
- curare l'accessibilità e la mobilità interna all'area;
- assicurare i servizi civili, vicini alle persone, siano essi cittadini o turisti;
- gestire le proprie tariffe locali con attenzione al fenomeno turistico


TRASPORTI E MOBILITA’
Il Piano provinciale dei trasporti e della mobilità, quello della mobilità del personale dell’amministrazione provinciale e quello di coordinamento dei tempi delle città devono seguire i principi generali dell’equilibrio ambientale, dei fattori d’inquinamento atmosferico ed acustico, del consumo di suolo e di energia.
Deve essere privilegiato il servizio di trasporto pubblico, potenziato e migliorato quello ferroviario, per passeggeri e per merci.
Collegare in modo razionale tutti i centri della Provincia, non solo verso il comune capoluogo, può essere utile a superare la marginalità dei territori periferici; va inoltre facilitata la mobilità verso i grandi centri ospedalieri e gli istituti scolastici, disincentivato l’uso dell’auto.
La valorizzazione dei beni paesaggistici e di pregio può essere favorita attraverso l’individuazione di percorsi ed itinerari naturalistici e culturali e circuiti di tempo libero.
La Provincia di Bari manterrà la titolarità pubblica della S.T.P. s.p.a., salvaguardando l’integrità dell’azienda e puntando ad un suo potenziamento.


SOLIDARIETA’ SOCIALE E DIRITTI DI CITTADINANZA

Consolidamento e potenziamento delle attività dell’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali
In continuità con le attività già realizzate occorre sviluppare le attività dell’Osservatorio provinciale delle Politiche Sociali, istituito dall’Amministrazione Provinciale in attuazione della riforma del sistema regionale dei Servizi Sociali. L’Osservatorio dovrà svolgere una funzione essenziale di monitoraggio sulla domanda e sull’offerta di servizi socio-assistenziali, analisi dei bisogni, comunicazione e informazione a vantaggio delle amministrazioni locali, delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni del terzo settore e del volontariato, di tutti i cittadini interessati ai servizi sociali e sociosanitari che si attivano nel territorio provinciale.

Predisposizione e attuazione delle attività del Piano provinciale per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà

La difficile situazione economica del Paese e del mezzogiorno sollecita una assunzione forte di responsabilità da parte dei sistemi locali del welfare, che potrebbero essere investiti nei prossimi anni da una domanda crescente di sostegno, legata alla crisi profonda dei sistemi produttivi locali. Le conseguenze maggiori riguardano le persone che vivono in condizione di difficoltà, per le quali si rendono necessari interventi di sostegno importanti. La Provincia può svolgere a questo proposito un ruolo importante di coordinamento tra i vari attori istituzionali e sociali, individuando strumenti innovativi di lavoro e assumendo il ruolo guida tra gli enti locali del territorio. Il Piano Provinciale per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà può essere il principale strumento di programmazione di questo processo. Confluiremmo nel Piano tutti gli interventi che l’Assessorato promuove in materia di immigrazione, carcere, politiche abitative, contrasto alla povertà, inclusione sociale, incrociando la programmazione degli altri Assessorati Provinciali, nel contesto degli obiettivi di sviluppo individuati con i Programmi Operativi Regionali a valere sui Fondi Strutturali. Essenziale per l’individuazione degli obiettivi di Piano dovrà essere la collaborazione con il sistema delle Autonomie locali, le Organizzazioni datoriali, le Organizzazioni Sindacali, il Terzo Settore ed il Volontariato.

Potenziamento dei Centri risorse per le famiglie

L’assessorato alla Solidarietà ha già predisposto un vasto programma di iniziative a favore delle famiglie che staper avviarsi in queste settimane. Si tratta di iniziative di sostegno all’assunzione responsabile del ruolo genitoriale, che promuovano lo scambio di buone prassi sul territorio provinciale, di sensibilizzazione al tema dell’affido.

Sperimentazione di misure che favoriscano l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie

Uno dei problemi di maggior rilievo sociale per il nostro territorio è l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie, soprattutto quelle che,interessate da fenomeni di precariato, si vedono così negato il diritto all’abitazione. Si intende sostenere lo sviluppo di una rete di servizi, in collaborazione con i principali istituti bancari ed il Consiglio Notarile provinciale, al fine di sperimentare iniziative di facilitazione dell’accesso al credito perl’acquisto della prima casa delle giovani coppie. Potrà così essere attivato un servizio Sportello Prima Casa, di consulenza gratuita per l’accesso al credito e l’acquisto della prima casa.

Elaborazione e finanziamento de progetto Animazione Anziani

Si intende sostenere, in collaborazione con i Comuni della Provincia ed i servizi di riabilitazione della ASL le attività di Ginnastica Dolce perle persone anziane costrette a domicilio, al fine di favorirne l’integrazione sociale e il miglioramento della qualità della vita.

Interventi a sostegno della rete di servizi per la lotta all’abuso ed al maltrattamento

Si Intende proporre una serie di iniziative per il potenziamento e la diffusione capillare dei servizi di prevenzione,segnalazione, presa in carico e cura dei minori vittime di abusi e maltrattamenti, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Comuni e la ASL provinciale.
Approvazione dell’Accordo di Programma provinciale sull’integrazione scolastica alunni diversamente abili

Si propone l’elaborazione e l’attuazione di un Piano di Azione per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili, con il relativo accordo di programma, lungamente atteso dalle famiglie degli studenti disabili. In tal contesto occorre consolidare e sviluppare l’attività di assistenza specialistica già realizzata dall’Assessorato alla Solidarietà della Provincia. In tal senso sarà necessario prevedere la figura dell’educatore professionale tra quelle stabilmente in organico nell’ente.

Promozione del volontariato di Advocacy

Si intendono realizzare,con la collaborazione delle Organizzazioni di Volontariato della provincia, une serie di iniziative tese a sostenere lo sviluppo del volontariato di tutela dei diritti delle persone deboli, un’area di intervento ancora poco sviluppata nel movimento pugliese di volontariato.

Predisposizione di un Piano di fattibilità per la realizzazione di un asilo nido a servizio dei dipendenti della Provincia e del Comune di Bari

Si intende verificare la sostenibilità tecnico-economica di un programma di realizzazione di un asilo nido al servizio dei dipendenti dei due enti.

COOPERAZIONE DECENTRATA
La Provincia di Bari deve assumere un ruolo significativo nella promozione e nel coordinamento delle attività di sviluppo e delle azioni di solidarietà internazionale.
Essa è chiamata a:
- definire strategie di cooperazione decentrata;
- partecipare con risorse proprie alle iniziative di cooperazione decentrata, realizzare progetti di cooperazione decentrata e collaborare con programmi nazionali ed europei d’intervento;
- favorire a livello territoriale la creazione ed il coordinamento di gruppi/comitati di sviluppo locali capaci di partecipare alle iniziative di cooperazione.

POLITICHE DEL PERSONALE
L’Ente Provincia, in qualità di datore di lavoro, deve evitare il ricorso a forme precarie d’assunzione, e impostare in modo corretto il rapporto con i sindacati.
La valorizzazione, la formazione e l’aggiornamento del personale costituiranno il presupposto per un migliore funzionamento dell’intero sistema amministrativo.
E’ da evitare qualsiasi azione, diretta o indiretta, che discrimini in alcun modo le lavoratrici, alle quali va assicurata completa e piena parità d’accesso a tutti i livelli e opportunità professionali.
La Provincia di Bari adotta un regolamento antimobbing.
E’ da evitare il ricorso a consulenze e professionalità esterne.
I concorsi interni ed esterni saranno improntati alla trasparenza delle procedure e alla certezza dei tempi.
E’ necessaria una sburocratizzazione della macchina amministrativa, onde evitare pregiudizio alla corretta amministrazione.