giovedì 14 ottobre 2010

Fronte unico di Studenti e di Ricercatori contro la Riforma Gelmini

Fronte unico di Studenti e di Ricercatori contro la Riforma Gelmini

Bari, 14 ottobre 2010
Questa mattina, in Piazza Umberto a Bari, si è tenuto un presidio di studenti e ricercatori universitari per protestare contro il DDL 1905 della ministra Gelmini.
Questo presidio ha dato vita ad un corteo spontaneo che ha attraversato le vie della città passando per le Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue, Giurisprudenza, Scienze Politiche per sensibilizzare il mondo accademico sul grave disagio che attualmente sta colpendo l'Università pubblica in tutte le sue componenti.
I tagli neoliberisti del Governo Berlusconi, sotto la veste di una Riforma universitaria, stanno demolendo il diritto allo studio degli studenti e il diritto alla libera ricerca dei ricercatori con l'obiettivo di depauperare l'offerta formativa dell'università italiana. Le conseguenze del taglio di fondi alla università si concretizzano nello scaricare il peso della gestione dell'università sugli studenti, con i tagli ai servizi e l'aumento delle tasse, sui ricercatori, sovraccaricandoli di lavoro, sul personale ATA, con la riduzione salariale, sui lavoratori della sorveglianza, esternalizzati e quindi malpagati.
Il DDL Gelmini ha tra le sue connotazioni più gravi l'ingresso nella composizione del CDA di un 40% di privati, il rischio che gli Atenei si riuniscano in Fondazioni private, la precarizzazione del lavoro dei ricercatori, la riduzione della rappresentanza studentesca e l'accentramento dei poteri nelle mani dei Rettori.
Il Partito della Rifondazione Comunista e i\le Giovani Comunisti\e sostengono pienamente la lotta unitaria intrapresa dagli studenti e dai ricercatori per una Università pubblica, di qualità, libera e per tutti.

Sabino De Razza, segretario provinciale PRC Bari
Giovanni Rubini, resp Università GC Bari


venerdì 8 ottobre 2010

8 Ottobre 2010: la FEDERAZIONE DELLA SINISTRA ADERISCE ALLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DELLA SCUOLA

L'8 ottobre il popolo della scuola sarà in piazza per difendere la scuola della Repubblica, sottoposta ad un attacco senza precedenti da parte della ministra Gelmini. È un fatto di grande rilevanza politica che la mobilitazione sia stata indetta, per la prima volta da molti anni, da tutte le organizzazioni studentesche. Altrettanto importanti e significative sono le adesioni che da più parti stanno arrivando, da quella dei coordinamenti dei precari della scuola - decisa dall'assemblea del Volturno – a quella degli studenti universitari e dei ricercatori. Per la stesso giorno sono stati proclamati scioperi di un'ora o dell'intera giornata ai quali, in molte situazioni, si stanno aggiungendo scioperi territoriali.
L'appuntamento dell'8 ottobre sta dunque assumendo le caratteristiche, da noi sempre auspicate, di mobilitazione unitaria e di unificazione delle lotte di quanti si oppongono alla devastazione della scuola pubblica e di tutti i settori della conoscenza. Si tratta di una tappa importante per la crescita del movimento, che vedrà nella manifestazione del 16 ottobre indetta dalla FIOM una ulteriore occasione di convergenza di diversi settori per la difesa dei diritti, della scuola e del lavoro. La Federazione della Sinistra aderisce e sarà in piazza insieme con gli studenti, gli insegnanti e i ricercatori per la difesa della scuola pubblica.

Vito Meloni, Responsabile Nazionale Scuola PRC - Federazione della Sinistra
Piergiorgio Bergonzi, Responsabile Nazionale Scuola PDCI - Federazione della Sinistra