venerdì 7 febbraio 2014

Giovani Comunisti: l'8 febbraio in piazza per la cancellazione della Fini-Giovanardi


Giovani Comunisti: l'8 febbraio in piazza per la cancellazione della Fini-Giovanardi


I governi Berlusconi degli ultimi vent'anni ci hanno lasciato una sequela di leggi nate all'insegna della repressione, dell'ignoranza e della propaganda.
Al fianco della scandalosa Bossi-Fini sull'immigrazione c'è l'altrettanto drammatica Fini-Giovanardi sulle droghe.
Una legge fondata su due principi: l'abolizione di ogni distinzione tra droghe leggere e pesanti e l'inasprimento delle pene, comprese quelle detentive, anche per il semplice possesso o uso. Una legge repressiva fatta per accontentare l'opinione pubblica.
In otto anni la Fini-Giovanardi haprodotto solo anni di carcere, sovraffollamento dei luoghi di detenzione ed un enorme costo per lo Stato. Ma allo stesso tempo molti tribunali hanno sospeso i giudizi e rinviato la legge al riesame della Corte Costituzionale. La Corte si riunirà per discutere l'eventuale incostituzionalità della legge l'11 febbraio.

Per questo l'8 febbraio si terrà a Roma un'importante manifestazione nazionale antiproibizionista, l'appuntamento è alle ore 12.00 in Piazza Bocca della Verità. La manifestazione è promossa dall'appello “Illegale è la legge, ilsuo costo è reale...”www.leggeillegale.org che ha raccolto un vasto fronte di movimenti, partiti, onlus, operatori del settore, associazioni e istituzioni.
Anche i Giovani Comunisti vi partecipano convintamente. Chiediamo l'immediata abolizione della Fini-Giovanardi come primo passo per la riapertura di un confronto serio in tema di droghe: bisogna porre fine all'enorme costo sociale ed economico che tale legge comporta per noi e per il nostro paese, bloccare gli enormi guadagni delle narcomafie, depenalizzare l'uso delle droghe leggere, aprire alla ricerca per scopi terapeutici.
Quella antiproibizionista non è solo una battaglia per la libertà di scelta, per un corretto approccio culturale nei confronti delle droghe leggere, ma un'importante battaglia contro le mafie e la repressione.


domenica 2 febbraio 2014

CASERMA ROSSANI LIBERATA ? SI !

Ieri sera il corteo di protesta contro lo sgombero di Villa Roth, che ha visto la partecipazione di giovani, di cittadini ed associazioni, si è concluso con l’invasione pacifica della Caserma Rossani.
Gli “invasori pacifici” hanno definito giustamente questa azione come una “liberazione” .
E vero, la Rossani è stata in questi ultimi 10 anni “prigioniera” delle ansie e voglie di speculazione che avrebbero voluto “donare” ad interessi privati questo bene comune.
Nonostante il Comune di Bari abbia ricevuto dallo Stato, contestualmente alla proprietà, a titolo di risarcimento per aver ceduto la Chiesa Russa anche 13 mil€ vincolati al risanamento a scopi di utilità pubblica e nonostante ci fosse fin da subito la possibilità di accedere ad ulteriori fondi pubblici europei, si è voluto a tutti i costi tentare di assecondare gli appetiti della speculazione.
Pensiamo che questo importante atto simbolico sia l’inizio della definitiva sconfitta di costoro e che si arrivi finalmente a risanare la Caserma con i fondi pubblici per destinarla solo e soltanto ad attività sociali ed alla creazione di un grande parco pubblico.
Il Prc di Bari, che da 10 anni insieme al comitato di cittadini per la ex Rossani persegue tenacemente questo obbiettivo per il bene della città, continuerà a battersi per raggiungerlo e sconfiggere così i parolai delle campagne elettorali, pronti poi ad aprire alle speculazioni edilizie dal giorno dopo le elezioni.

Rino Foggetti, segretario provinciale del PRC Bari
Gigi Liantonio, segretario del circolo Marx del PRC Bari