lunedì 25 giugno 2012

Solidarietà al Socrate Occupato

I compagni e le compagne dei Giovani Comunisti\e esprimono la massima solidarietà ai fratelli e alle sorelle migranti del Socrate Occupato di Bari per il vile attentato dinamitardo avvenuto la scorsa notte di chiara matrice razzista e fascista.
Questi episodi intimidatori mostrano ancora una volta come a Bari i casi di atti violenti di intolleranza siano un pericolo concreto per la nostra città. Ma mostrano anche il valore di compagn* e migrant* che non si arrendono a queste vili intimidazioni.
 Siamo al vostro fianco.

Bari, 25 giugno 2012

Attentato dinamitardo al Socrate Occupato

COMUNICATO STAMPA

 Nella notte tra il 23 e 24 giugno abbiamo subito un vile attentato che per puro caso non ha assunto i connotati della "tragedia classica".
Alcuni ignoti, verso le tre del mattino, hanno ben pensato di buttar sassi contro la facciata anteriore dell'edificio, magari per spingere i migranti che dormivano ad uscire per controllare cosa stesse succedendo per poi passare a lanciare tre potentissime bombe carta contro le finestre del pian terreno che hanno gettato nel panico anche gli abitanti dell'intera zona circostante.
Una delle bombe, esplodendo, ha raggiunto al viso un giovane sudanese che dormiva nel suo letto causandogli una ferita molto grave all'occhio destro, tanto da aver seriamente rischiato di perderlo. Alcuni testimoni hanno visto un gruppo commettere questo vile gesto e poi scappare subito dopo.
 Per noi questa vigliaccata appartiene chiaramente ad una cultura fascista e razzista: è infatti l'ultimo episodio di una lunga scia di violenze e aggressioni da parte di gruppi nazi-fascisti ai danni di migranti e militanti di collettivi antirazzisti e antifascisti,ed è ancora vivo il ricordo della strage di matrice xenofoba recentemente avvenuta a Firenze, in cui sono stati ammazzati due cittadini senegalesi ad opera di un militante dell'organizzazione di estrema destra Casa Pound.
Particolarmente curiosa poi la coincidenza che l'attentato dinamitardo sia avvenuto a poche ore dalla chiusura del mega raduno nazionale di Forza Nuova tenutosi proprio quel giorno a Corato, a cui ha partecipato anche l'ex N.A.R. Roberto Fiore.
 Quanto avvenuto ci disgusta, per l'insensatezza di un'azione che avrebbe potuto causare la morte di nostri fratelli e compagni. Ci disgusta che questi pazzi omicidi siano a piede libero e possano mettere in atto certe nefandezze. Ci disgusta che le istituzioni restino a guardare mentre lo fanno. Tutto ciò ci disgusta ma non ci spaventa. Il Socrate Occupato continuerà ad essere una casa, un diritto per i rifugiati politici che due anni e mezzo fa decisero di non voler più dormire al freddo in stazione, e nessun rigurgito fascista o razzista potrà impedirlo. E' anche per questo che il 28 giugno scenderemo in piazza al fianco dei richiedenti asilo per esprimere il nostro pieno dissenso contro ogni forma di razzismo, sia esso istituzionale o di violenta matrice nazifascista.

 -Collettivo di supporto del Socrate Occupato-

giovedì 7 giugno 2012

L'assessore regionale Maria Campese aderisce alla campagna contro l’obiezione di coscienza in sanità


L’assessore regionale Maria Campese aderisce alla campagna nazionale di sensibilizzazione “Il buon medico non obietta” promossa oggi in tutta la Puglia dalla Consulta di bioetica con l’obiettivo di riaffermare il diritto all’autodeterminazione delle donne nei casi di interruzione di gravidanza, secondo quanto previsto dalla legge 194 del 1978.

“E’ una battaglia antica – commenta la Campese – sulla quale pesano valori di ordine morale, etico, politico e religioso considerato che la stessa legge garantisce l’obiezione di coscienza dei medici. Ma è paradossale che in uno stato laico l’80 % dei medici e paramedici si dichiari obiettore, tradendo il diritto di scelta delle donne ribadito dal ben 70 per cento degli italiani nel 1981 con referendum popolare.

Evidentemente – continua l’assessore regionale – i motivi che spingono i medici all’obiezione non sono sempre e solo di natura personale ed etica, ma legati al contesto sanitario in cui operano. E’ chiaro a tutti che il tentativo di conciliare l’autonomia delle donne ad interrompere la gravidanza con quella del medico è impraticabile se al centro della dolorosa scelta non si mettono le pazienti ma si continuino a sostenere, invece, interessi lobbistici e clericali. Il rischio di ritornare agli anni bui dell’aborto clandestino è reale: bisogna vigilare sulla legge e, al contempo – conclude Maria Campese -, aprire un varco al dialogo nel sistema della sanità pubblica, che non può disconoscere la richiesta di aiuto legalizzata delle donne”.

venerdì 1 giugno 2012

2 GIUGNO 2012: LA REPUBLICA SIAMO NOI !


2 GIUGNO 2012

LA REPUBLICA SIAMO NOI !

Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno colpito le nostre coscienze, dall'attentato dinamitardo di Brindisi che ha coivolto gli studenti della scuola Morvillo Falcone, al terremoto che ha devastato l'Emilia Romagna, il 2 Giugno rappresnta per noi un'occasione per ribadire i valori che questa data porta per il nostro Paese.

Il voto del 2 Giugno del 1946 ha permesso l'accesso alle urne per la prima volta nella storia d'Italia alle donne e a sancito con la nascita della Repubblica e con l'elezione dell'Assemblea Costituente la fine del ventennio fascista e della sua dittatura.

Per questo riteniamo incoerente e vergognoso ricordare questa data con una parata militare, in profondo contrasto con il valore che la nostra costituzione sancisce con l'art. 11 “L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA”.

E' intollerabile che in aiuto ai terremotati emiliani il Governo Monti stanzi fondi insufficienti per le operazioni di supporto, e per giunta ricavati dall'aumento delle accise sui carburanti, facendo pagare tali costi indistintamente a tutte e tutti, anziché tassare i ricchi, i loro patrimoni e i loro beni di lusso.

Noi Giovani Comunisti di Bari ribadiamo la nostra opposizione al governo Monti e ai partiti che lo sostengono, colpevoli della macelleria sociale che stanno perpetuando con l'aumento dell'età pensionabile e la diminuzione del reddito pensionistico, con l'attacco alla dignità dei lavoratori che intende colpire l'art.18, con il raddoppiamento dei finanziamenti alle spese militari (la guerra ci costa 2 milioni di euro al giorno!!!), con l'introduzione dell'IMU che tassa la prima casa di proprietà e con l'aumento del valore dell'iva su tutti i beni, causando l'aumento dei prezzi al consumo.

Contro tutti questi provvedimenti di austerità e contro la recessione che ne deriva, noi crediamo che una alternativa a queste politiche neoliberiste sia possibile.
Per questo è necessario una uscita a sinistra dalla crisi: innalzando i salari e favorendo i consumi, promuovendo l'intervento pubblico dello Stato in economia, pianificando la crescita del paese in senso solidale, riconvertendo l'economia in senso ambientale, introducendo una tassa patrimoniale e una soglia alle pensioni e agli stipendi “d'oro” che permettano una ridistribuzione della ricchezza, ed istituendo un reddito sociale che tuteli tutti i cittadini colpiti dalla crisi.

Noi Giovani Comunisti\e lanciamo un appello alla MOBILITAZIONE GENERALE CONTRO IL GOVERNO MONTI aperta a tutti i cittadini, i colelttivi, i partiti, le associazioni, le organizzazioni sindacali e i movimenti.

Bari, 2 giugno 2012

GIOVANI COMUNISTI BARI