venerdì 27 aprile 2012

GIOVANI IN MOVIMENTO (Sabato 28 aprile 2012)


GIOVANI IN MOVIMENTO
FESTA PROVINCIALE GIOVANI COMUNIST BARI

Sabato 28 aprile 2012 presso la Federazione del Partito della Rifondazione Comunista, sita in Via Vito Fornari, 15 si tiene la festa provinciale dei Giovani Comunisti di Bari.

Questa iniziativa sancisce un bilancio di una intera stagione di lotte che ha visto i Giovani Comunisti impegnati sui più fronti e su più temi. Da quello studentesco contro il degrado edilizio in cui versano le scuole della provincia di Bari a quello universitario che ha fatto un fronte comune contro il Governo Monti, espressione dei poteri finanziari e bancari dell'Europa neoliberista.
A sostegno dello sciopero generale convocato dalla CGIL in settembre per la difesa dell'articolo 18
e del diritto alla tutela ed alla dignità dei lavoratori. A supporto dei lavoratori della OM-Carrelli elevatori di Modugno con un presidio permanente.
Al fianco dei migranti provenienti dalle coste della Libia e trasportati nella tendopoli di Manduria, e al fianco dei migranti sfruttati nelle campagne salentine intorno a Nardò.
Impegnati nella manifestazione “Se non ora quando” per la difesa della dignità della donna, nella campagna referendaria contro la privatizzazione dell'acqua, contro il nucleare e contro il legittimo impedimento, nel comitato per il decennale di Genova 2001, nel corteo antifascista nell'anniversario dell'assassinio di Benedetto Petrone.

L'inizio di questo anno ci ha visto presenti alla manifestazione a Monopoli contro le trivellazioni petrolifere, per la tutela delle coste del nostro mare. Abbiamo sostenuto la “Marcia per Atene”, un movimento nato in seno al movimento spagnolo degli Indignados che a piedi ha attraversato l'Europa per giungere nella capitale greca e partecipare all'Agorà mondiale dal 5 al 15 giugno. Abbiamo ospitato rappresentati del movimento americano Occupy, con i quali si è organizzato una assemblea per connettere le lotte e le rivendicazioni contro il capitalismo.

L'incontro di domani rappresenta per noi un momento di confronto, discussione e rilancio volto ad analizzare le problematiche e le pratiche di lotta per affrontare le nuove sfide che abbiamo di fronte. A partire dal 12 maggio quando a Roma scenderemo in piazza per contestare le politiche iperliberiste e di austerity del Governo Monti, e per rilanciare la proposta di una alternativa di società e di economia.

Il programma comincia dalle ore 18 con un dibattito a piu voci dal titolo “Giovani e precarietà” saranno presenti a discuterne Nico Disabato CGIL Nidil, Vincenzo Pecorella FLMuniti-CUB, Leo Palmisano sociologo, Alessandro Castellaneta (LINK). Conclude Claudia Nigro, responasbile nazionale Lavoro dei Giovani Comunisti. Modera Andrea Mastrototaro, Giovani Comunisti Bari.
A seguire cena sociale e musica.
Saranno presenti banchetti di associazioni no-profit, di artigianato e di librari.

sabato 21 aprile 2012

VILLA ROTH OCCUPATA (dal 25 aprile al 1 maggio)


25 Aprile
-Ore 16:00 Proiezione Le Prime Bande (Coregia: il Collettivo dell’ANCR, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (Melina Bracco, Federico Bruno, Fabio Cianchetti, Carla Gobetti, Mario Maggiorotti, Valerio Emanuele Marino, Luciano Martinengo, Paolo Pincione, Giuseppe Risso, Paola Zanetti), il Centro Studi Piero Gobetti, l’Istituto Storico della Resistenza in Piemonte, il Museo Nazionale del Risorgimento e l’Archivio Centrale dello Stato; con la partecipazione di: Sergio Bellone, Lucia Boetto Testori, Nardo Dunchi, Poluccio Favout, Sandro Galante Garrone, Paolo Gobetti, Andrea Guglielmone, Bianca Guidetti Serra, Gianni Jarre, Alessio Maffiodo, Luigi Moranino, Giovanni Nicola, Giuseppe Pollarolo, Guido Quazza, Nuto Revelli, Renato Testori, Enzo Tron, Adolfo Velino.)

martedì 10 aprile 2012

Eliminando l'ART. 18 dello Statuto dei Lavoratori ECCO COSA ACCADRA'....


VERRAI LICENZIATO SE :

1) Sciopererai;
2) Sei donna e vuoi fare più di un figlio (ricordiamoci dei licenziamenti in bianco fatti firmare dalle giovani donne);
3) Ti ammali di una patologia invalidante e hai ridotto le tue capacità lavorative;
4) Passi un periodo di vita difficile e non dai il massimo;
5) Hai acciacchi ad una certa età che riducono le tue prestazioni (ed è molto probabile con l’allungamento dell’età lavorativa voluta dal Suo governo);
6) Sei “antipatico” al proprietario o ad un capo che ti mettono a fare lavori meno qualificati e umilianti (mobbing);
7) Chiedi il rispetto delle norme sulla sicurezza (nei luoghi di lavoro dove non esiste l’articolo 18 gli infortuni gravi e i casi mortali sono molti di più);
8) Rivendichi la dignità di lavoratore, di uomo e donna;
9) Sei politicamente scomodo (ricordiamoci dei licenziamenti e dei reparti confine degli anni '50 e '60);
10) Non ci stai con i superiori;
11) Contesti l’aumento del ritmo di lavoro;
12) T’iscrivi ad un sindacato vero (su 1000 lavoratori richiamati alla FIAT di Pomigliano non uno è iscritto alla FIOM);
13) Appoggi una rivendicazione salariale o di miglioramento delle condizioni di lavoro;
14) Fai ombra al superiore e se pensa che sei più bravo di lui e puoi prenderne il posto (a volte comandano più del proprietario);
15) Hai parenti stretti con gravi malattie e hai bisogno di lunghi permessi;
16) Non sei più funzionale alle strategie aziendali;
17) Reagisci male ad un’offesa di un superiore;
18) Dimostri anche allusivamente una mancanza di stima verso il capo e il proprietario;
19) Sei mamma ed hai un bimbo che si ammala spesso;
20) L'ente/azienda per cui hai dato una vita di lavoro non ha più bisogno di te.