venerdì 15 novembre 2013

Fuori l'austerity da scuole e università


Noi Giovani Comunist* venerdì 15 novembre scenderemo in piazza per denunciare la condizione vergognosa in cui versano le nostre scuole e università pubbliche del mezzogiorno.
Risulta evidente l'insufficienza del decreto Carrozza, che ha stanziato solo 400 mln di euro a fronte del taglio di 10 mld di euro del ex Ministro Gelmini. A ciò si aggiunge la beffa dello stanziamento di 200 mln di euro alle Scuole Private.
Siamo stanchi di dover seguire lezioni in aule sovraffollate e fatiscenti, di assistere alla chiusura dei corsi di laurea, di risultare come idonei ma non beneficiari nelle graduatorie A.di.s.u, di usufruire di trasporti cari, insufficienti ed inefficienti.
Non intendiamo attendere inermi che la chiusura ingloriosa dell’Università di Atene possa investire anche i nostri spazi di formazione. Difenderemo fermamente il nostro diritto allo studio, diritto che non può essere calpestato dagli interessi del capitale finanziario, dalla minaccia del debito pubblico e dalle politiche di austerity imposte dalla troika europea.
Sono in gioco i nostri sogni, il nostro futuro, la possibilità di divenire cittadini attivi e consapevoli, ma soprattutto di essere i protagonisti del cambiamento della nostra società.
Pertanto invitiamo gli studenti e le studentesse a manifestare per un'idea differente di scuola e università: pubblica, laica, democratica e accessibile a tutti.

martedì 12 novembre 2013

Le scuole di Bari fra pubblico e privato: il caso (non solo) della scuola San Nicola

Apprendiamo dalle cronache giornalistiche che il Sindaco di Bari intende accelerare l’iter per la cessione, in comodato d’uso gratuito, di alcune aule della scuola San Nicola ai padri domenicani per allocarvi un prezioso e pesantissimo altare d’argento (che non avrebbe un posto più adeguato nel quale essere esposto).

Questo avverrebbe contro il parere dell’assessore alla Pubblica Istruzione, degli organi della scuola e di gran parte dei/delle cittadini/e baresi: ancora una volta gli interessi privati prevalgono sul bene pubblico.