martedì 4 ottobre 2011

DAL 7 OTTOBRE AL 15 OTTOBRE

Oggi 7 ottobre siamo scesi in piazza per rivendicare ancora una volta il diritto ad avere una scuola pubblica di qualità ed accessibile a tutti, perché ciò costituisce le basi del futuro nostro e dell'Italia.
La parola “futuro” per la nostra generazione è quasi un miraggio, poiché già nel presente veniamo privati di diritti fondamentali: non solo la scuola è sotto attacco, anche l'università sta diventando un privilegio per pochi ed il lavoro è sempre più precario e sottopagato.

Questa condizione ci accomuna a tanti altri giovani d'Europa e del Mediterraneo, che negli ultimi mesi hanno scelto di organizzare la loro indignazione: da Atene a Madrid, da Londra fino al Nord Africa, siamo tutti vittime delle politiche della globalizzazione neoliberista, della sua crisi economica, della legge del più forte che viene camuffata con una presunta “meritocrazia”.
Il 15 ottobre a Roma e in tutta Europa i giovani scenderanno in piazza per costruire una prospettiva diversa: non siamo noi a dover pagare un debito che non abbiamo contratto, è il nostro governo ad essere in debito con noi perché ci ha tolto tutto: l'istruzione, il lavoro, i beni comuni, lo stato sociale.
Andiamo tutti a Roma e chiediamo con forza che la crisi sia pagata da chi l'ha causata: banchieri, padroni, speculatori, tecnocrati europei e pessimi ministri. 


ISTRUIAMOCI, ORGANIZZIAMOCI, INDIGNAMOCI





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