PERCHÉ RIFONDAZIONE COMUNISTA NON PARTECIPA ALLE PRIMARIE DEL CENTRO-SINISTRA
· Perchè il Governo Monti, con il sostegno di un’inquietante maggioranza dal PDL al PD, ha tracciato la strada per i prossimi anni, dalla “riforma” delle pensioni alla manomissione dell’articolo 18, dai tagli a scuola e welfare alla vendita del patrimonio pubblico, dal pareggio di bilancio al fiscal compact fino allo smantellamento del contratto nazionale di lavoro.
· Perché si tratta di un governo apertamente di destra, espressione dei potentati economici e finanziari europei, che utilizza la crisi per smantellare ciò che rimane delle conquiste faticosamente raggiunte in passato dai lavoratori e dalle lavoratrici, generando recessione e disoccupazione di massa e tutelando, al contrario, gli interessi e i privilegi dei potenti e delle caste.
· Perchè il tessuto democratico del Paese rischia di essere definitivamente compromesso, con la rappresentanza ridotta a puro calcolo opportunistico e la criminalizzazione di ogni forma di dissenso e di conflitto.
· Perché nella carta d’intenti sottoscritta da tutti i candidati/e alle primarie vi è la sostanziale conferma di tutto ciò: la prospettiva è la prosecuzione delle stesse politiche con qualche sfumatura e distinguo .
· Perché non è vero che “there is no alternative”: l’alternativa è costruire una lista di sinistra per un’uscita dalla crisi basata non sul rigore ma sulla redistribuzione: della ricchezza, del lavoro, del potere.
L’alternativa è la costruzione di un processo inclusivo e partecipato per un progetto in Italia della Sinistra Europea, il corrispettivo di Syriza in Grecia, del Fronte de Gauche in Francia, di Izquierda Unida in Spagna, della Linke in Germania.
Per questo Rifondazione Comunista non partecipa alle primarie nazionali del centro sinistra, che si svolgono all’interno dell’accettazione dei trattati europei e delle politiche neoliberiste.
Tonia Guerra, segreteria regionale PRC PUGLIA