Domenica 19, alle ore diciotto una cinquantina di fascisti armati con cocci di bottiglie, spranghe e altri oggetti contundenti hanno effettuato un agguato al centro sociale Dordoni di Cremona. I militanti di estrema destra avrebbero infatti premeditato l’attacco e approfittato del Derby calcistico Cremonese-Mantova per raggrupparsi con fascisti Parmigiani e Bresciani, tutti riconducibili al noto gruppo neo-fascista Casa Pound.
In un primo momento un gruppo formato da una decina di persone armate ha attaccato otto compagni che erano nel centro sociale per svolgere i lavori domenicali e subito dopo sono giunti altri quaranta meschini fascisti sbucati da una via che costeggia il Dordoni. I compagni hanno fatto di tutto per resistere nonostante la notevole disparità numerica fino a quando, Emilio, 48 anni, uno dei ragazzi attaccati, è stato colpito al volto con una spranga ed è caduto per terra privo di sensi, nonostante tutto i fascisti hanno continuato ad infierire tirandogli dei calci sulla testa. A quel punto i ragazzi del centro sociale hanno utilizzato degli estintori per disperdere il gruppo di fascisti e sono riusciti a chiudersi dentro il centro sociale, portando al sicuro il compagno ferito. Dopo essersi barricati nello stabile i compagni hanno subito chiamato un’ambulanza che qualche minuto dopo ha decretato lo stato comatoso di Emilio.
Da decretarsi vergognoso anche il comportamento dei poliziotti, quindici camionette in tutto, che avrebbero utilizzato dei lacrimogeni e attuato delle cariche nei confronti dei compagni per permettere ai fascisti di andar via indisturbati alle loro autovetture. La celere infatti subito dopo l’identificazione ha lasciato andare via indisturbati il manipoli di fascisti.
Adesso il compagno Emilio, uno dei compagni storici del centro sociale, è in ospedale in coma farmacologico con prognosi riservata e lotta tra la vita e la morte.
I Giovani Comunisti baresi esprimono completa solidarietà a tutti i compagni del centro sociale Dordoni di Cremona e in particolar modo al compagno Emilio e gli auguriamo di non smettere di lottare perché abbiamo bisogno di compagni forti come lui. Ci sentiamo inoltre di promettere l’organizzazione di un presidio di tutti i compagni Baresi in solidarietà agli accaduti di Cremona e al compagno Emilio.
Riccardo Aresta, Giovani Comunisti Bari
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