Oggi ricorre il 33° anniversario della morte di Benedetto Petrone, un militante comunista di Bari Vecchia, assassinato nella sera del 28 novembre 1977 da una squadraccia fascista proveniente dalla sezione del MSI di Via Piccinni.
Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti\e sono scesi in piazza in nome del valore costituzionale dell'Antifascismo, che oggi si rinnova con egual fervore contro la diffusione massmediatica di un pensiero unico che distrae i cittadini dai problemi della paese reale e che mira ad omologare le idee, plagiandole, e la percezione della realtà, mistificandola.
A nostro avviso, questa commemorazione rappresenta anche un'occasione per denunciare le politiche razziste e ipocritamente securitarie del Governo Berlusconi, che ha vincolato la richiesta del permesso del soggiorno al possesso di un lavoro, mercificando l'identità di un essere umano, e che ha introdotto il reato di clandestinità per migranti che scappano dalla fame e dalle guerre.
Anche in terra di Bari, il razzismo istituzionale si consuma nella presenza di un CIE a al quartiere San Paolo e di un CARA a Palese, luoghi di reclusione per i migranti 'clandestini' che rappresentano degli autentici lager in cui la dignità umana è quotidianamente violata.
A ciò si aggiunge la disperazione dei migranti che alla fine del 2009 hanno occupato a Bari il Ferrhotel e l'ex-scuola Socrate e che si trovano a vivere l'idadempienza del Comune che non è disposto a garantire i diritti fondamentali di acqua e luce.
A conclusione del corteo, un gruppo di studenti che ha partecipato alla manifestazione ha spontaneamente deciso di arricchire questa giornata per protestare contro la riforma dell'Università promssa dal Ministro Gelmini, che permette l'ingresso di 'soggetti esterni' all'interno del CdA degli Atenei, e contro i tagli neoliberisti all'Istruzione Pubblica che rendono elitario il diritto allo studio per tutti e tutte.
Bari, 28 novembre 2010
Sabino De Razza, segretario provinciale PRC Bari
Vito Leli, portavoce Giovani Comunisti Bari
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