martedì 29 gennaio 2013

Comunicato Stampa - Risposta a Vendola

L'intervista del Presidente della Regione Puglia alla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi è un chiaro sintomo del nervosismo che sta attraversando la coalizione PD/SEL: Bersani minaccia di “sbranare” non si sa bene chi e Vendola dismette i panni da poeta di un tempo e ci introduce in una nuova “narrazione” fatta di disprezzo e di accuse infondate alla lista Rivoluzione Civile.
Perchè tanta saccente acrimonia, proprio contro una lista che pone al centro i contenuti che Sel dice di voler rappresentare, sia pure, e inspiegabilmente, in una coalizione e in una prospettiva che andrà in tutt'altra direzione?

La lista Rivoluzione Civile è fatta da persone che rappresentano l'alternativa sociale, oltre che politica, sia al populismo indecente di Berlusconi che al liberismo cinico di Monti.
SEL sta facendo una scelta diversa, che sarà valutata dalle elettrici e dagli elettori fra qualche settimana: non saranno gli strali saccenti del Presidente Vendola contro Ingroia e la lista Rivoluzione Civile a farle guadagnare più consensi. Quanto a noi, siamo impegnati/e ad investire tutte le nostre energie per spiegare i motivi della nostra scelta autonoma dall'alleanza di progressisti/moderati: la messa in discussione del fiscal compact, l'abolizione delle leggi su pensioni e diritti del lavoro votate da PD e PDL con il Governo Monti, l'introduzione di una vera patrimoniale, il rilancio della scuola pubblica e del suo carattere laico e pluralista, il rispetto dei referendum su acqua e nucleare, il blocco delle “grandi opere” (che di grande hanno solo il profitto di pochi intimi) a favore del riassetto idrogeologico del territorio e di politiche energetiche pulite.
Per noi queste priorità hanno il volto e la storia di un operaio della Fiat di Pomigliano, di una donna cassintegrata dell'Agile ex Eutelia, di donne e uomini che lottano ogni giorno contro la guerra, per la legalità, per un'informazione trasparente.
Sappiamo che la propaganda fa parte della politica, ma ci piacerebbe che non si nutrisse di insinuazioni su presunti “cappelli in mano”e “abusi di civismo”, affermazioni allusive, giochi di parole, rappresentazione celebrativa di sé e della propria parte accompagnata dalla demonizzazione di chi è “altro da sè”: per quel che ci riguarda, ci atterremo rigorosamente al confronto sui contenuti politici. Il cambiamento passa anche così.
Bari, 29 gennaio 2013 Tonia Guerra, candidata alla Camera
Rivoluzione Civile per Ingroia

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