La legge elettorale approvata ieri dal Consiglio regionale con il voto favorevole dei due maggiori partiti Pd e FI è indecente, misogina e maschilista. Perfino la insufficiente proposta delle liste cosidette “50 e 50” tra i due sessi è stata bocciata, dimostando la totale arroganza di una classe politica che merita solo il disprezzo. Ma questa legge segnala che costoro sanno di essere destinati alla sconfitta e tremebondi fissano uno sbarramento al 8% che sperano possa consentirgli di non rispondere delle loro malefatte; nemmeno la famigerata legge elettorale fascista “Acerbo”, aveva avuto il coraggio di fare tanto. Se nel 1924 ci fosse stata questa legge L'on Matteotti non sarebbe stato assassinato perché non avrebbe potuto denunciare i brogli e le intimidazioni fasciste, semplicemente in quanto lo sbarramento lo avrebbe tenuto fuori dal parlamento, così come avrebbe tenuto fuori Gramsci, Giolitti e tutti i partiti democratici ad eccezione del partito popolare. Siamo all'abbandono della democrazia. Ci rivolgiamo a chi ritiene che la democrazia sia un bene non disponibile ai compromessi della politica, ci rivolgiamo ai compagni e alle compagne di Sel ma anche a tutti i democratici comunque collocati: la demolizione dello spirito Costituzionale da parte del PD impone che lo si abbandoni al suo destino:
Si costruisca immediatamente una diga anche elettorale che sappia contrapporsi alla deriva autoritaria. Non si svenda la Democrazia per squallidi calcoli di interessi elettorali; Si esca dalle ambiguità, non sia questa ignobile legge elettorale la cifra di quel sogno che è stato la “Primavera Pugliese”. Siamo ancora in tempo.
Nicola Cesaria, segretario regionale PRC Puglia
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