venerdì 17 giugno 2011

Gestione pubblica dell'acqua ed esternazioni dell'assessore Amati

Gestione pubblica dell'acqua ed esternazioni dell'assessore Amati

La Regione Puglia ha legiferato sulla gestione dei servizi idrici. Il testo approvato in consiglio regionale ha dovuto prendere atto dei risultati straordinari del referendum, per cui ora è possibile resituire alla gestion epubblica un bene primario per la vita.
Permangono tuttavia numerosi elementi di criticità, a partire dalla mancata corrispondenza fra il declamato diritto all'acqua e la sua effettiva esigibiliutà: il quantitativo minimo vitale non è garantito, visto che è subordinato ad eventuali avanzi di amministrazione. L’assessore Amati motiva ciò con la mancanza di fondi e la mutata “Era geologica”.
Evitando la fin troppo facile tentazione di rispondere elencando altre forme di spesa sulle quali sarebbe stato il caso di risparmiare. Riteniamo che una diversa modulazione delle tariffe avrebbe potuto da un latoconsentire la gratuità del minimo vitale e dall'altro scoraggiare lo spreco.
Perchè, rendere pubblico un bene significa anche cambiare radicalmente le "logiche aziendali" e cio richiede che la partecipazione dei cittadini avvenga, oltre che nelle scelte generali, anche nella organizzazione e nella gestione.
Ci allarma perciò il livore ed il tono allusivo che troviamo nelle parole con cui l'assessore Amati, dal sito istituzionale della regione Puglia, si riferisce così a non ben definiti “partiti e movimenti di sinistra” ed al comitato pugliese “Acqua Bene Comune “. Forse qualcuno aveva pensato che la collaborazione nella stesura della legge si sarebbe potuta trasformare in un reclutamento negli organi di amministrazione dell'AQP.
A chi si riferisce l'assessore? A Rifondazione Comunista, partito inequivocabilmente ed orgogliosamente di sinistra? Dovremmo forse sentirci chiamati in causa?
Davvero l'assessore pensa che gli esponenti del comitato pugliese “Acqua Bene Comune“, forse proprio a causa della loro irriducibilità ai compromessi, meritino questa insinuazione? Perchè tanto nervosismo?
Questa calunnia poteva davvero evitarla: non vorremmo che la Puglia passasse da prima regione a ripubblicizzare a prima regione che rompe con i soggetti più avanzati nella difesa dei beni pubblici.

Bari, 16 giugno 2011

Tonia Guerra, segreteria regionale PRC Puglia
Sabino De Razza segretario Provinciale PRC Bari

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